cestino
2010-04-27 09:43:03 UTC
Sto valutando il fatto di installare una PDC per aiutarmi nel
riscaldamento... mi spiego...
Ho fatto parecchi lavori di ristrutturazione in casa mirati al
risparmio energetico ed ora il mio consumo di gas è davvero esiguo
rispetto a prima. Posseggo un impianto fotovoltaico ed avanzo circa
800kWh all'anno di energia (oddio... so già che ho sbagliato
qualcosa... Deboni non si arrabbi troppo...). Il termotecnico mi dice
che la metà del gas che consumo in inverno è per l'acqua sanitaria
(visto che il solare termico da solo non ce la fa).
Ho un impianto vecchio a termosifoni ed una caldaia di qualche anno a
condensazione a metano. Ho impostato quest'inverno la curva di
riscaldamento dell'impianto a pavimento con temperatura massima
dell'acqua a 36 gradi, ed è tutto ok anche se ho i termosifoni, anzi
potrei anche abbassarla ulteriormente... ma questo è un altro paio di
maniche...
Pensavo quindi di vedere se con l'acquisto di una piccola pdc
calcolando di "fulminare" quei 800 kWh se riuscirei a fare l'acs e
magari anche il riscaldamento o almeno parte... diciamo nelle stagioni
intermedie. Questo però me lo farò calcolare e dimensionare dal
termotecnico visto che lui ha tutti i dati necessari..... calcolate
che abito in campagna quindi potrei fare sia geotermico di superficie
che verticale... con l'aria direi di no... in inverno qui fa parecchio
freddo e la cop della pdc cadrebbe...
Scusate la divagazione... era per spiegarvi un po' il punto della
situazione. Arriviamo alla mia domanda... qui in trentino fa caldo
(caldo fastidioso diciamo) per non più di 15 giorni all'anno e
comunque col cappottone fatto l'anno scorso non ho sofferto, ma già
che ho (eventualmente) una pdc, se la prendessi reversibile (lo sono
tutte?) e raffreddassi l'acqua dell'impianto di riscaldamento e la
facessi girare nei termosifoni.... mi raffredderebbe la casa? Da
ignorante direi di si... voi che ne dite? ci sono controindicazioni in
merito?
riscaldamento... mi spiego...
Ho fatto parecchi lavori di ristrutturazione in casa mirati al
risparmio energetico ed ora il mio consumo di gas è davvero esiguo
rispetto a prima. Posseggo un impianto fotovoltaico ed avanzo circa
800kWh all'anno di energia (oddio... so già che ho sbagliato
qualcosa... Deboni non si arrabbi troppo...). Il termotecnico mi dice
che la metà del gas che consumo in inverno è per l'acqua sanitaria
(visto che il solare termico da solo non ce la fa).
Ho un impianto vecchio a termosifoni ed una caldaia di qualche anno a
condensazione a metano. Ho impostato quest'inverno la curva di
riscaldamento dell'impianto a pavimento con temperatura massima
dell'acqua a 36 gradi, ed è tutto ok anche se ho i termosifoni, anzi
potrei anche abbassarla ulteriormente... ma questo è un altro paio di
maniche...
Pensavo quindi di vedere se con l'acquisto di una piccola pdc
calcolando di "fulminare" quei 800 kWh se riuscirei a fare l'acs e
magari anche il riscaldamento o almeno parte... diciamo nelle stagioni
intermedie. Questo però me lo farò calcolare e dimensionare dal
termotecnico visto che lui ha tutti i dati necessari..... calcolate
che abito in campagna quindi potrei fare sia geotermico di superficie
che verticale... con l'aria direi di no... in inverno qui fa parecchio
freddo e la cop della pdc cadrebbe...
Scusate la divagazione... era per spiegarvi un po' il punto della
situazione. Arriviamo alla mia domanda... qui in trentino fa caldo
(caldo fastidioso diciamo) per non più di 15 giorni all'anno e
comunque col cappottone fatto l'anno scorso non ho sofferto, ma già
che ho (eventualmente) una pdc, se la prendessi reversibile (lo sono
tutte?) e raffreddassi l'acqua dell'impianto di riscaldamento e la
facessi girare nei termosifoni.... mi raffredderebbe la casa? Da
ignorante direi di si... voi che ne dite? ci sono controindicazioni in
merito?