Roberto Deboni DMIsr
2014-08-16 21:48:36 UTC
Mentre in molte parti del mondo continua una ottusamente ascientifica
fobia verso l'energia nucleare ovvero l'imbroglio del falso ambientalismo
che inquina come prima, se non di piu', in Canada, nella Provincia
autonoma dell'Ontario, un governo illuminato ha ottenuto un primo
risultato storico per l'ambiente:
una vittoria totale contro la lobby del carbone.
Ontario e' la provincia piu' popolosa del Canada (40% della popolazione
canadese, un po' di piu' del Belgio, ma con piu' di un milione di kmq di
superficie di territorio).
Nel 2000 il consumo elettrico era pari a 152,8 TW*h, quanto mezza Italia,
di cui 148 TW*h prodotte nell'Ontario con 38,8 TW*h provenienti dal
carbone, 59,8 TW*h dal nucleare, 37 TW*h da idroelettrico e 13,4 TW*h da
altre fonti (gas e rinnovabili).
Lo slogan del carbone potrebbe essere:
“l'alto costo di una energia economica”
a prima vista sembra costare poco, ma i danni dal suo uso vanificano la
sua economicita'.
Il carbone e' indubbiamente la fonte di energia piu' pericolosa di tutte
(antinuclaristi: sveglia!). Non solo e' clima alternante per le elevate
emissioni di CO2 per kW*h prodotto, ma e' veramente inquinante,
rilasciando nei vostri polmoni piombo, mercurio (due metalli alteranti
negativamente il cervello) diossine, cromo ed arsenico, SO2, NO, ... ed
elementi radioattivi.
Storicamente l'Ontario era arrivato a dipendere fino al 40% dell'apporto
elettrico da carbone. Per i danni che causa, il governo dell'Ontario
aveva deciso di uscirne, con risultati altalenanti, fino al 2007, quando
il governo prese un impegno fermo a spegnere tutte le centrali a carbone,
anche se cosi' deliberando si accorciava la vita delle centrali a carbone
da 45 anni di media a 38 anni.
Quindi mentre nel mondo degli ex-alleati fascisti (ancora una volta: ma
e' possibile che sia “solo” una coincidenza, o c'e' dietro una qualche
ratio culturale?) si fa il gioco dell'untore al nucleare, sventagliando
falsamente bandiera dell'effetto serra, in Ontario si dichiara una
guerra totala al *carbone*.
Ma non solo, c'e' un altra differenza, non solo la fonte “aggredita”
dalla politica energetica e' il carbone (ma francamente quanto occorre
essere stupidi, ma proprio stupidi-stupidi per non capire che la prima
fonte per emissioni di CO2 non puo' essere che il CARBONE – C A R B O N E
- ?!!!), ma il governo dell'Ontario studia diversamente l'alternativa. E
non chiedendo consiglio ad incompetenti sventolanti bandiere colorate, ma
ai tecnici, agli esperti. E la risposta e' stata: la regola di ferro e'
che “una fonte da carico di base va sostituita con un altra fonte da
carico di base”, dando al governo tre opzioni (idroelettrico a parte), ed
una valutazione dell'efficacia:
idrocarburi (sostanzialmente minima)
gas naturale (media riduzione della CO2)
nucleare (incisiva riduzione della CO2)
L'idroelettrico e' stato tenuto a parte, perche' anche se c'e' un certo
spazio di espansione (+30%), ha un suo limite intrinseco di
risorse, ed una qualche imprevidibilita' storica nella produzione.
L'eolico ha grandi potenzialita', ma non e' una fonte da carico di base,
e specialmente nel breve periodo, ovvero nei tempi rapidi richiesti per
salvare il sistema climatico attuale, non e' possibile una espansione
sufficientemente rapida di tutto il sistema (dalle pale eoliche agli
impianti di accumulo dell'energia). Il fotovoltaico non e' stato neanche
preso in considerazione.
Il governo del Ontario ha scelto scelto l'opzione con la massima
efficacia di riduzione delle emissioni di CO2: il nucleare.
Dopo 6 anni, i primi risultati:
http://www.mining.com/canadas-ontario-joins-global-war-on-coal-25538/
Nella notizia appare come una “proposta”:
“The Canadian province of Ontario may soon become the first place in
North America to snuff out coal-fired electricity generation for good, as
it is set to introduce next week legislation aimed to ban the burning of
coal and the building of new such plants.”
ma fatte caso alla fonte. In realta', ecco i dati del 2012, un
anno prima:
Anno 2012
---------------------------
Carbone 3 TW*h (era 38,8)
Nucleare 85 TW*h (era 59,8)
Gas Naturale 22 TW*h (era 12,0)
Idroelettrico 35 TW*h (era 37,0)
Eolico ed altre 7 TW*h (era 1,0 e senza eolico)
-------------------------
Totale 152 TW*h
Quindi tale legislazione “ban to burning coal” (divieto di bruciare
carbone) non era tanto volta a “spingere” verso il risultato di una
riduzione dei consumi di carbone, bensi' di “mettere in sicurezza”, di
"blindare" il risultato ottenuto, ostacolando eventuali governi futuri,
che, magari corrotti (indovinate da chi ?) da interessi minerari,
potrebbero avviare una campagna per la chiusura del nucleare (e di
nascosto avere cosi' la scusa di rimettere in funzione le centrali a
carbone). Vorrei che meditaste sulla differenza tra la scelta razionale,
scientificamente valida, di:
“Carbone ? No, grazie!”
a paragone della scelta fobica, scientificamente insonstanziata di:
“Nucleare ? No, grazie!”.
Ecco i dati del 2013
Anno 2013
---------------------------
Carbone 3.2 TW*h
Nucleare 91.1 TW*h
Gas Naturale 17.1 TW*h
Idroelettrico 36.1 TW*h
Eolico 5.2 TW*h
Altre 1.3 TW*h
---------------------------
Totale 154.0 TW*h
Per le fonti, vedere: http://www.ieso.ca
Notare che la domanda e' scesa a 141 TW*h, ovvero si e' venduto
fuori provincia 13 TW*h di energia elettrica. Mentre all'inizio del
programma di riconversione, l'Ontario era costretta ad importare energia
elettrica.
Notare anche come non si scriva di “potenze”, perche' e' un fattore
fuorviante, che dice poco sui risultati concreti. Il governo dell'Ontario
punta sulla “generazione”, su cui c'e' poco da cianciare storielle o
menare gli ignoranti di tecnologia per il naso.
L'uscita dal carbone non significa solo riduzione delle emissioni di CO2,
ma anche, come promesso, minore inquinamento:
http://www.on.lung.ca/release-ending-coal
E tutti questi risultati positivi non sono costati nulla al contribuente
dell'Ontario, perche':
http://www.energy.gov.on.ca/docs/en/coal_cost_benefit_analysis_april2005.pdf
Questi sono elementi fattuali (e non sogni o stupide teorie privi di
logica) che permettono di affermare che ancora nel 2005, il carbone costa
al sistema sanitario dell'Ontaria la “modica” cifra di $2,5 miliardi “in
piu'” (mica bruscolini), e questo OGNI anno.
E non e' solo una questione di soldi. A pagina 5 trovate la
tabella degli impatti sulla salute: lo scenario base (quello
del 2005, che ripeto gia' risente di una prima riduzione, infatti a
pagina 19 vedete implicata una produzione potenziale di 26,6 TW*h, ben
meno dei 38,8 del 2000) implica 668 morti ogni anno e 334 mila persone
coinvolte in vari malesseri. Uno scenario con tutto gas (inteso gas al
posto del solo carbone, non anche del nucleare) riduce il valore ad 11
morti ogni anno. Lo scenario misto nucleare+gas invece ci dimezza
ulteriormente questa mortalita'. Oltre 300'000 persone senza malessere
significa una migliore qualita' della vita, e non solo per i 300'000
interessati, ma anche per i loro famigliari, amici, etc.
In 7 anni, la cifra risparmiata direttamente caricata sul sistema
sanitario (non dimentichiamo anche la migliore qualita' della vita) si
aggira sui $17,5 miliardi. I fotovoltaicisti invece che cosa ci hanno
“regalato” ?
Questo Aprile, con 8 mesi di anticipo rispetto al programma, il Ministro
dell'Energia dell'Ontario ha annunciato che la
Thunder Bay Generating Station, l'ultima centrale a carbone rimasta
dell'Ontario, avendo consumato l'ultima scorta di carbone
e' passata alle biomasse (nota: le biomasse, anche se hanno in comune con
il carbone alcuni inquinanti di combustione, non contengono le nocive
sostanze chimiche come metalli, solfuri, etc.).
http://en.wikipedia.org/wiki/Thunder_Bay_Generating_Station
http://www.opg.com/news-and-media/news-releases/Documents/140415TBGSBurnsLastCoal.pdf
L'Ontario, nel giro di dieci anni e' passato da una dipendenza del 25%
dal carbone a ZERO e questo senza ridurre la generazione elettrica (un
trucco sporco usato altrove per affermare il falso impegno alla riduzione
delle emissioni di CO2), anzi iniziando ad esportare elettricita' per la
maggiore generazione (ma in modo contenuto), e questo ottenendo gia' un
importante ritorno economico a favore dei cittadini (il sistema sanitario
dell'Ontario e' pagato dai contribuenti, come in Italia).
Mi sono domandato: ma cosa rende cosi' diversa questa societa' da altre ?
Vi ricordate che il Canada e' la nazione nel mondo con il piu' elevato
numero di titoli di studio terziario (lauerati ed assimilati) ? Oltre la
meta' dei canadesi ha un titolo di laurea o equipollente, e quindi ci
troviamo certamente di fronte ad un elettorato di alto livello culturale.
Che sia questa la differenza tra elettorati che paiono indifferenti a
governi che "cianciano" in un modo, ma producono risultati di segno
OPPOSTO e quelli che "eleggono persone dalle scelte logiche ?"
fobia verso l'energia nucleare ovvero l'imbroglio del falso ambientalismo
che inquina come prima, se non di piu', in Canada, nella Provincia
autonoma dell'Ontario, un governo illuminato ha ottenuto un primo
risultato storico per l'ambiente:
una vittoria totale contro la lobby del carbone.
Ontario e' la provincia piu' popolosa del Canada (40% della popolazione
canadese, un po' di piu' del Belgio, ma con piu' di un milione di kmq di
superficie di territorio).
Nel 2000 il consumo elettrico era pari a 152,8 TW*h, quanto mezza Italia,
di cui 148 TW*h prodotte nell'Ontario con 38,8 TW*h provenienti dal
carbone, 59,8 TW*h dal nucleare, 37 TW*h da idroelettrico e 13,4 TW*h da
altre fonti (gas e rinnovabili).
Lo slogan del carbone potrebbe essere:
“l'alto costo di una energia economica”
a prima vista sembra costare poco, ma i danni dal suo uso vanificano la
sua economicita'.
Il carbone e' indubbiamente la fonte di energia piu' pericolosa di tutte
(antinuclaristi: sveglia!). Non solo e' clima alternante per le elevate
emissioni di CO2 per kW*h prodotto, ma e' veramente inquinante,
rilasciando nei vostri polmoni piombo, mercurio (due metalli alteranti
negativamente il cervello) diossine, cromo ed arsenico, SO2, NO, ... ed
elementi radioattivi.
Storicamente l'Ontario era arrivato a dipendere fino al 40% dell'apporto
elettrico da carbone. Per i danni che causa, il governo dell'Ontario
aveva deciso di uscirne, con risultati altalenanti, fino al 2007, quando
il governo prese un impegno fermo a spegnere tutte le centrali a carbone,
anche se cosi' deliberando si accorciava la vita delle centrali a carbone
da 45 anni di media a 38 anni.
Quindi mentre nel mondo degli ex-alleati fascisti (ancora una volta: ma
e' possibile che sia “solo” una coincidenza, o c'e' dietro una qualche
ratio culturale?) si fa il gioco dell'untore al nucleare, sventagliando
falsamente bandiera dell'effetto serra, in Ontario si dichiara una
guerra totala al *carbone*.
Ma non solo, c'e' un altra differenza, non solo la fonte “aggredita”
dalla politica energetica e' il carbone (ma francamente quanto occorre
essere stupidi, ma proprio stupidi-stupidi per non capire che la prima
fonte per emissioni di CO2 non puo' essere che il CARBONE – C A R B O N E
- ?!!!), ma il governo dell'Ontario studia diversamente l'alternativa. E
non chiedendo consiglio ad incompetenti sventolanti bandiere colorate, ma
ai tecnici, agli esperti. E la risposta e' stata: la regola di ferro e'
che “una fonte da carico di base va sostituita con un altra fonte da
carico di base”, dando al governo tre opzioni (idroelettrico a parte), ed
una valutazione dell'efficacia:
idrocarburi (sostanzialmente minima)
gas naturale (media riduzione della CO2)
nucleare (incisiva riduzione della CO2)
L'idroelettrico e' stato tenuto a parte, perche' anche se c'e' un certo
spazio di espansione (+30%), ha un suo limite intrinseco di
risorse, ed una qualche imprevidibilita' storica nella produzione.
L'eolico ha grandi potenzialita', ma non e' una fonte da carico di base,
e specialmente nel breve periodo, ovvero nei tempi rapidi richiesti per
salvare il sistema climatico attuale, non e' possibile una espansione
sufficientemente rapida di tutto il sistema (dalle pale eoliche agli
impianti di accumulo dell'energia). Il fotovoltaico non e' stato neanche
preso in considerazione.
Il governo del Ontario ha scelto scelto l'opzione con la massima
efficacia di riduzione delle emissioni di CO2: il nucleare.
Dopo 6 anni, i primi risultati:
http://www.mining.com/canadas-ontario-joins-global-war-on-coal-25538/
Nella notizia appare come una “proposta”:
“The Canadian province of Ontario may soon become the first place in
North America to snuff out coal-fired electricity generation for good, as
it is set to introduce next week legislation aimed to ban the burning of
coal and the building of new such plants.”
ma fatte caso alla fonte. In realta', ecco i dati del 2012, un
anno prima:
Anno 2012
---------------------------
Carbone 3 TW*h (era 38,8)
Nucleare 85 TW*h (era 59,8)
Gas Naturale 22 TW*h (era 12,0)
Idroelettrico 35 TW*h (era 37,0)
Eolico ed altre 7 TW*h (era 1,0 e senza eolico)
-------------------------
Totale 152 TW*h
Quindi tale legislazione “ban to burning coal” (divieto di bruciare
carbone) non era tanto volta a “spingere” verso il risultato di una
riduzione dei consumi di carbone, bensi' di “mettere in sicurezza”, di
"blindare" il risultato ottenuto, ostacolando eventuali governi futuri,
che, magari corrotti (indovinate da chi ?) da interessi minerari,
potrebbero avviare una campagna per la chiusura del nucleare (e di
nascosto avere cosi' la scusa di rimettere in funzione le centrali a
carbone). Vorrei che meditaste sulla differenza tra la scelta razionale,
scientificamente valida, di:
“Carbone ? No, grazie!”
a paragone della scelta fobica, scientificamente insonstanziata di:
“Nucleare ? No, grazie!”.
Ecco i dati del 2013
Anno 2013
---------------------------
Carbone 3.2 TW*h
Nucleare 91.1 TW*h
Gas Naturale 17.1 TW*h
Idroelettrico 36.1 TW*h
Eolico 5.2 TW*h
Altre 1.3 TW*h
---------------------------
Totale 154.0 TW*h
Per le fonti, vedere: http://www.ieso.ca
Notare che la domanda e' scesa a 141 TW*h, ovvero si e' venduto
fuori provincia 13 TW*h di energia elettrica. Mentre all'inizio del
programma di riconversione, l'Ontario era costretta ad importare energia
elettrica.
Notare anche come non si scriva di “potenze”, perche' e' un fattore
fuorviante, che dice poco sui risultati concreti. Il governo dell'Ontario
punta sulla “generazione”, su cui c'e' poco da cianciare storielle o
menare gli ignoranti di tecnologia per il naso.
L'uscita dal carbone non significa solo riduzione delle emissioni di CO2,
ma anche, come promesso, minore inquinamento:
http://www.on.lung.ca/release-ending-coal
E tutti questi risultati positivi non sono costati nulla al contribuente
dell'Ontario, perche':
http://www.energy.gov.on.ca/docs/en/coal_cost_benefit_analysis_april2005.pdf
Questi sono elementi fattuali (e non sogni o stupide teorie privi di
logica) che permettono di affermare che ancora nel 2005, il carbone costa
al sistema sanitario dell'Ontaria la “modica” cifra di $2,5 miliardi “in
piu'” (mica bruscolini), e questo OGNI anno.
E non e' solo una questione di soldi. A pagina 5 trovate la
tabella degli impatti sulla salute: lo scenario base (quello
del 2005, che ripeto gia' risente di una prima riduzione, infatti a
pagina 19 vedete implicata una produzione potenziale di 26,6 TW*h, ben
meno dei 38,8 del 2000) implica 668 morti ogni anno e 334 mila persone
coinvolte in vari malesseri. Uno scenario con tutto gas (inteso gas al
posto del solo carbone, non anche del nucleare) riduce il valore ad 11
morti ogni anno. Lo scenario misto nucleare+gas invece ci dimezza
ulteriormente questa mortalita'. Oltre 300'000 persone senza malessere
significa una migliore qualita' della vita, e non solo per i 300'000
interessati, ma anche per i loro famigliari, amici, etc.
In 7 anni, la cifra risparmiata direttamente caricata sul sistema
sanitario (non dimentichiamo anche la migliore qualita' della vita) si
aggira sui $17,5 miliardi. I fotovoltaicisti invece che cosa ci hanno
“regalato” ?
Questo Aprile, con 8 mesi di anticipo rispetto al programma, il Ministro
dell'Energia dell'Ontario ha annunciato che la
Thunder Bay Generating Station, l'ultima centrale a carbone rimasta
dell'Ontario, avendo consumato l'ultima scorta di carbone
e' passata alle biomasse (nota: le biomasse, anche se hanno in comune con
il carbone alcuni inquinanti di combustione, non contengono le nocive
sostanze chimiche come metalli, solfuri, etc.).
http://en.wikipedia.org/wiki/Thunder_Bay_Generating_Station
http://www.opg.com/news-and-media/news-releases/Documents/140415TBGSBurnsLastCoal.pdf
L'Ontario, nel giro di dieci anni e' passato da una dipendenza del 25%
dal carbone a ZERO e questo senza ridurre la generazione elettrica (un
trucco sporco usato altrove per affermare il falso impegno alla riduzione
delle emissioni di CO2), anzi iniziando ad esportare elettricita' per la
maggiore generazione (ma in modo contenuto), e questo ottenendo gia' un
importante ritorno economico a favore dei cittadini (il sistema sanitario
dell'Ontario e' pagato dai contribuenti, come in Italia).
Mi sono domandato: ma cosa rende cosi' diversa questa societa' da altre ?
Vi ricordate che il Canada e' la nazione nel mondo con il piu' elevato
numero di titoli di studio terziario (lauerati ed assimilati) ? Oltre la
meta' dei canadesi ha un titolo di laurea o equipollente, e quindi ci
troviamo certamente di fronte ad un elettorato di alto livello culturale.
Che sia questa la differenza tra elettorati che paiono indifferenti a
governi che "cianciano" in un modo, ma producono risultati di segno
OPPOSTO e quelli che "eleggono persone dalle scelte logiche ?"